Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, in visita a Villa Maraini, ha parlato del fenomeno del traffico di droga e della tossicodipendenza.
La Fondazione Villa Maraini, da 46 anni, è impegnata nella lotta al traffico di droga e nel recupero dei tossicodipendenti. In occasione della Giornata internazionale Onu contro l’Abuso e il traffico illecito di droga, il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha visitato la fondazione, parlando del tema con una sensibilità unica.
Le parole del Capo di Stato
Il traffico di droga “è uno dei fenomeni più turpi della storia dell’umanità”. Al contrario, “recuperare alla pienezza della vita, della propria libertà, tante persone è un grande contributo alla civiltà e alla umanità”. Questo l’incipit del presidente Mattarella, che ha aggiunto quanto segue. “Ciascuna persona ha diritto di avere apertura e rispetto: ciascuno di noi, in qualunque posizione, in qualunque esperienza umana è irripetibile”.
Poi, Mattarella parla di sé stesso in prima persona. “Sto per compiere 81 anni e in questo lungo percorso ho incontrato tante persone, mai due fra di loro uguali. Ciascuna persona è irripetibile ed ha un immenso valore, inestimabile. E questo valore va espresso con pienezza di libertà, con pienezza di futuro da costruire. Questo cercano gli ospiti” della Fondazione Maraini “ed è quello che gli operatori aiutano a trovare”.
Contrastare il traffico di droga e recuperare le persone che lottano contro la tossicodipendenza, per Mattarella, è “un compito soprattutto delle Istituzioni: Forze dell’Ordine, magistratura, operatori sanitari. Ma è un compito che frequentemente e spontaneamente è assunto da straordinarie iniziative che nascono dalla società, che possono assicurare qualcosa in più rispetto a quanto possono fare le istituzioni pubbliche”.
“Villa Maraini – conclude Mattarella – è un esempio straordinario di questo impegno, con la sua particolarità, con i suoi camper che vanno a cercare anche nelle zone più rischiose e pericolose, in cui si svolge veramente il confronto fra la civiltà e l’inciviltà, chi non si sente neanche di prendere contatto. Questa straordinaria realtà ed esperienza di questi 46 anni è stato un contributo importantissimo per il nostro Paese”.